mercoledì 14 marzo 2012

jeudi PARIS
RASSEGNA FILMICA DEDICATA A parigi di GIOVEDI’
Presso il centro culturale s.Francesco in via Marcolini 4 forlì
Inizio alle ore 21 . ingresso riservato ai soci

“Avremo sempre Parigi» sussurrava Humphrey Bogart a una commossa Ingrid Bergman in una delle scene più drammatiche dell'intera storia del cinema. Chissà che Allen non abbia pensato a questa battuta del suo amato «Casablanca», mentre rifletteva su dove avrebbe ambientato la sua ultima fatica, «Midnight in Paris»: per la coppia del film di Michael Curtiz del 1942 la capitale francese era il luogo dell'innamoramento e dei giorni spensierati prima della guerra, per il regista americano poteva essere la metropoli dove trovare nuova verve creativa . “Avremo sempre Parigi” è quello che ho pensato dopo aver visto il film di Allen e mi è preso il desiderio di vedere Parigi attraverso film famosi, così cogli amici di forCINE  ci siamo messi all’opera per una selezione che rispecchiasse la città , la storia del cinema , aspetti ambientali diversi,diversi generi e ci siamo costruiti  un piccolo percorso: dai canali parigini dell’ATALANTE  di Jean Vigo,  con le sue sirene subacquee, alla ricostruzione impressionista negli studios americani di UN AMERICANO A PARIGI  di Vincente Minnelli, dal Metro’ vera città sotterranea di ZAZIE DEL METRO di Louis Malle al Pont Neuf , il più antico ponte di Parigi che mette in comunicazione l’Ile de France con le due rive della città,negli AMANTS DE PONT NEUF  DI Leo Carax , per finire con “ le canzonette” di PAROLE,PAROLE,PAROLE di Alain Resnais : credo sarà divertente.    Maria Letizia Zuffa
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15 MARZO Un americano a Parigi
      
Un film di Vincente Minnelli. Con Nina Foch, Gene Kelly, Leslie Caron, Oscar Levant, Georges Guétary, Mary Young, Eugene Borden, Martha Bamattre, Ann Codee, Anna Q. Nilsson
Titolo originale An american in Paris. Musical, durata 115 min. - USA 1951
Artista americano a Parigi e giovane commessa francese s'innamorano. Lui però si sente in debito con la sua mecenate, mentre lei per gratitudine s'è impegnata a sposare un amico francese di lui. Musiche di Gershwin e balletti ispirati agli impressionisti francesi. Uso creativo del colore e bellissime coreografie di Gene Kelly. 6 Oscar tra cui quello per il miglior film e la sceneggiatura, ma non per la regia. Costò quasi 3 milioni di dollari di cui più di mezzo milione per il balletto finale. 1° film della 19enne L. Caron.

 

22 MARZO Zazie nel metrò
    
Un film di Louis Malle. Con Philippe Noiret, Hubert Deschamps, Catherine Demongeot, Antoine Roblot, Jacques Dufilho, Vittorio Caprioli.
«continua
Carla Marlier, Yvonne Clech, Annie Fratellini, Odette Picquet, Nicolas Bataille, Marc Doelnitz
Titolo originale Zazie dans le métro. Commedia,durata 88 min. - Francia 1959.
Bimbetta di 10 anni arriva dalla provincia a Parigi e scopre la città, i suoi strani abitanti, il suo traffico folle. Ma il suo sogno è un viaggio in metropolitana. Nello spericolato tentativo di trasformare la comicità verbale del romanzo (1959) di Raymond Queneau in buffoneria visiva, Malle casca in piedi. Da godere a frammenti, in mezzo a un disordine premeditato e a molte invenzioni.


29 MARZO Gli amanti del Pont-Neuf
    
Un film di Leo Carax. Con Juliette Binoche, Denis Lavant, Klaus Michael Gruber Titolo originale Les Amants du Pont-Neuf. Drammatico, durata 125 min. - Francia 1991.
Storia di una passione sul Pont-Neuf, il più antico di Parigi, tra un insonne clochard sputafuoco e una monocola studentessa di Belle Arti. Il talento visionario di Carax è fuori discussione: lo si vede anche nel montaggio giocato sull'opposizione acqua/fuoco, sogno/oblio, movimento/immobilità. Un surrealismo forsennato s'alterna con l'esibizionismo gratuito. Ne nasce un'isteria narrativa e una sovraeccitazione espressiva che frenano l'adesione. 3 anni di riprese, set ricostruito, cinema d'autore al suo parossismo (anche finanziario) più folle. Ma la visita notturna al Louvre resterà.


5 APRILE  Parole,parole,parole
Un film di Alain Resnais. Con Lambert Wilson, Pierre Arditi, Sabine Azéma, Jean-Pierre Bacri, André Dussollier,Agnes Jaoui, Jane Birkin, Jean-Paul Roussillon, Nelly Borgeaud, Götz Burger, Jean-Pierre Darroussin, Charlotte Kady, Jacques Mauclair, Claire Nadeau, Pierre Meyrand
Titolo originale On connait la chanson. Commedia, durata 120 min. - Francia 1997.
Scritta dalla coppia J.-P. Bacri-A. Jaoui, attori-autori, marito e moglie, già collaboratori di A. Resnais per Smoking-No Smoking, è una storia di amori nei giorni nostri a Parigi nel giro di 6 personaggi (2 donne, 4 uomini): innamoramenti, corteggiamenti, tresche effettive o desiderate, delusioni, stanchezze di coppia. Le diverse situazioni sono intercalate da canzoni in playback, attinte da un repertorio assai noto in Francia, che sostituiscono i dialoghi, usate un po' come proverbi, universali e approssimativi. Le canzoni sono “arcaiche” (Albert Préjean), “classiche” (Piaf, Chevalier, Bécaud, Aznavour, Ferré), “moderne” (Johnny Hallyday, il gruppo Téléphone), e il loro uso è molto libero: le parole (tradotte in sottotitoli nell'edizione italiana) contano più della musica. Il 14° film di Resnais sembra una commedia futile e frivola, ma non lo è, come rivela la grande sequenza finale della festa in cui emergono le note scure e basse della tristezza, dell'angoscia, del mal di vivere. Senza farne drammi, però. Protetto dall'angelo custode dell'ironia, c'è il sorriso di un vecchio e disincantato saggio. Per Resnais sempre più il mondo è un palcoscenico e la vita è un romanzo. O una canzonetta. Molti premi: Delluc, Méliès, 3 Césars, Orso d'argento a Berlino.