jeudi PARIS
RASSEGNA FILMICA DEDICATA A parigi di GIOVEDI’
Presso il centro culturale s.Francesco in via Marcolini 4 forlì
Inizio alle ore 21 . ingresso riservato ai soci
“Avremo sempre Parigi» sussurrava Humphrey Bogart a
una commossa Ingrid Bergman in una delle scene più drammatiche
dell'intera storia del cinema. Chissà che Allen non abbia pensato a
questa battuta del suo amato «Casablanca», mentre rifletteva su dove
avrebbe ambientato la sua ultima fatica, «Midnight in Paris»: per la
coppia del film di Michael Curtiz del 1942 la capitale francese
era il luogo dell'innamoramento e dei giorni spensierati prima della
guerra, per il regista americano poteva essere la metropoli dove trovare
nuova verve creativa . “Avremo sempre Parigi” è quello che ho pensato
dopo aver visto il film di Allen e mi è preso il desiderio di vedere
Parigi attraverso film famosi, così cogli amici di forCINE ci siamo
messi all’opera per una selezione che rispecchiasse la città , la storia
del cinema , aspetti ambientali diversi,diversi generi e ci siamo
costruiti un piccolo percorso: dai canali parigini dell’ATALANTE di
Jean Vigo, con le sue sirene subacquee, alla ricostruzione
impressionista negli studios americani di UN AMERICANO A PARIGI di
Vincente Minnelli, dal Metro’ vera città sotterranea di ZAZIE DEL METRO
di Louis Malle al Pont Neuf , il più antico ponte di Parigi che mette in
comunicazione l’Ile de France con le due rive della città,negli AMANTS
DE PONT NEUF DI Leo Carax , per finire con “ le canzonette” di
PAROLE,PAROLE,PAROLE di Alain Resnais : credo sarà divertente. Maria
Letizia Zuffa
15 MARZO Un americano a Parigi
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Un film di Vincente Minnelli. Con Nina Foch, Gene Kelly, Leslie Caron, Oscar Levant, Georges Guétary, Mary Young, Eugene Borden, Martha Bamattre, Ann Codee, Anna Q. Nilsson
Titolo originale An american in Paris. Musical, durata 115 min. - USA 1951
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Artista
americano a Parigi e giovane commessa francese s'innamorano. Lui però
si sente in debito con la sua mecenate, mentre lei per gratitudine s'è
impegnata a sposare un amico francese di lui. Musiche di Gershwin e
balletti ispirati agli impressionisti francesi. Uso creativo del colore e
bellissime coreografie di Gene Kelly. 6 Oscar tra cui quello per il
miglior film e la sceneggiatura, ma non per la regia. Costò quasi 3
milioni di dollari di cui più di mezzo milione per il balletto finale.
1° film della 19enne L. Caron.
22 MARZO Zazie nel metrò
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Un film di Louis Malle. Con Philippe Noiret, Hubert Deschamps, Catherine Demongeot, Antoine Roblot, Jacques Dufilho, Vittorio Caprioli.
«continua
Carla Marlier, Yvonne Clech, Annie Fratellini, Odette Picquet, Nicolas Bataille, Marc Doelnitz
Titolo originale Zazie dans le métro. Commedia,durata 88 min. - Francia 1959.
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Bimbetta
di 10 anni arriva dalla provincia a Parigi e scopre la città, i suoi
strani abitanti, il suo traffico folle. Ma il suo sogno è un viaggio in
metropolitana. Nello spericolato tentativo di trasformare la comicità
verbale del romanzo (1959) di Raymond Queneau in buffoneria visiva,
Malle casca in piedi. Da godere a frammenti, in mezzo a un disordine
premeditato e a molte invenzioni.
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Storia di una passione sul Pont-Neuf, il più antico di Parigi, tra un insonne clochard
sputafuoco e una monocola studentessa di Belle Arti. Il talento
visionario di Carax è fuori discussione: lo si vede anche nel montaggio
giocato sull'opposizione acqua/fuoco, sogno/oblio, movimento/immobilità.
Un surrealismo forsennato s'alterna con l'esibizionismo gratuito. Ne
nasce un'isteria narrativa e una sovraeccitazione espressiva che frenano
l'adesione. 3 anni di riprese, set ricostruito, cinema d'autore al suo
parossismo (anche finanziario) più folle. Ma la visita notturna al
Louvre resterà.
5 APRILE Parole,parole,parole
Un film di Alain Resnais. Con Lambert Wilson, Pierre Arditi, Sabine Azéma, Jean-Pierre Bacri, André Dussollier,Agnes Jaoui, Jane Birkin, Jean-Paul Roussillon, Nelly Borgeaud, Götz Burger, Jean-Pierre Darroussin, Charlotte Kady, Jacques Mauclair, Claire Nadeau, Pierre Meyrand
Titolo originale On connait la chanson. Commedia, durata 120 min. - Francia 1997.
Scritta dalla coppia J.-P. Bacri-A. Jaoui, attori-autori, marito e moglie, già collaboratori di A. Resnais per Smoking-No Smoking,
è una storia di amori nei giorni nostri a Parigi nel giro di 6
personaggi (2 donne, 4 uomini): innamoramenti, corteggiamenti, tresche
effettive o desiderate, delusioni, stanchezze di coppia. Le diverse
situazioni sono intercalate da canzoni in playback, attinte da un
repertorio assai noto in Francia, che sostituiscono i dialoghi, usate un
po' come proverbi, universali e approssimativi. Le canzoni sono
“arcaiche” (Albert Préjean), “classiche” (Piaf, Chevalier, Bécaud,
Aznavour, Ferré), “moderne” (Johnny Hallyday, il gruppo Téléphone), e il
loro uso è molto libero: le parole (tradotte in sottotitoli
nell'edizione italiana) contano più della musica. Il 14° film di Resnais
sembra una commedia futile e frivola, ma non lo è, come rivela la
grande sequenza finale della festa in cui emergono le note scure e basse
della tristezza, dell'angoscia, del mal di vivere. Senza farne drammi,
però. Protetto dall'angelo custode dell'ironia, c'è il sorriso di un
vecchio e disincantato saggio. Per Resnais sempre più il mondo è un
palcoscenico e la vita è un romanzo. O una canzonetta. Molti premi:
Delluc, Méliès, 3 Césars, Orso d'argento a Berlino.
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